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L’azienda Paghera ha sponsorizzato il convegno “Dal cibo nell’arte all’arte del cibo” svoltosi lo scorso 15 maggio a Villa Fenaroli Palace – Rezzato (Brescia). 

L’evento, organizzato da Accademia italiana della cucina-Delegazione di Brescia e da Rotary-Distretto 2050, è riuscito a convergere arte cibo e solidarietà.
La serata si è svolta con più di un centinaio di ospiti tra un convegno e una cena, così da portare il cibo nell’arte all’arte del cibo. 
Giuseppe Masserdotti, Delegato dell’Accademia italiana della cucina di Brescia, ha gestito così la serata: il convegno si è aperto richiamando la mostra “Il cibo nell’arte”, patrocinata da Expo 2015, che con oltre 100 opere esposte a Palazzo Martinengo (Brescia) racconta l’unione tra patrimonio artistico e tradizione gastronomica, lungo il filo conduttore che si identifica nella relazione tra arte, cibo e territorio.
Il curatore della mostra, Dr. Davide Dotti, insieme alla Prof.ssa Silvana Chiesa, che insegna Storia e cultura dell’alimentazione all’Università di Parma, ha presentato e commentato i quadri della mostra, intrattenendo un attento pubblico per quasi un’ora su come i pittori, attivi negli ultimi quattro secoli, abbiano affrontato il tema del cibo attraverso le varie correnti artistiche, inserendo nelle tele gli elementi tipici delle loro terre. 
C’è stato il saluto da parte del Presidente dell’Accademia italiana della Cucina, Prof. Giovanni Ballarini e del Governatore del Rotary-Distretto 2050, Dr. Fabio Zanetti; la lettura di una poesia a tema da parte dell’attrice Dr.ssa Roberta Moneta; e infine l’intervento di Padre Gianni Mometti, Missionario da quasi 60 anni in Brasile, che ha spiegato il suo progetto “Nuovo Mosè” a cui è andato il ricavato della serata. “Il pianeta ha fame e solo la terra lo può sfamare”, riferendosi ai 300 milioni di ettari di terreno amazzonico che può essere messo a frutto. Ha avuto la vocazione e poi l’ispirazione di dedicare la sua vita per il futuro della gente dell’Amazzonia, “perché L’Amazzonia ha un potenziale che può salvare l’umanità dalla fame. In Amazzonia con un ettaro di terra si riesce a produrre 70 tonnellate di alimenti, rispetto alle 15 qui in Occidente. Il progetto è fare i laghetti della vita, cioè trasformare quella terra fertile in produzione di alimenti che loro conoscono bene: pesce, farina, riso e maiali”. Dunque, l’obiettivo della serata è stata, sì, una celebrazione della propria arte e cultura, ma affinché “la sensibilità e l’impegno rotariani rivolti al tema dell’alimentazione” si concretizzino in un vero aiuto. Il rivedere le nostre tradizioni culinarie, spesso povere, chiama all’aiuto di quei popoli che patiscono la fame.
Essendo uno dei problemi più urgenti del nostro mondo, il convegno ha avuto il pregio di avere un occhio di riguardo per chi il cibo non ce l’ha. Sono queste le sfide contro il tempo che l'umanità è chiamata ad affrontare. 
È giunto un doppio ringraziamento allo sponsor Paghera, sia per la il supporto dell’evento sia perché da sempre ha cercato con grandi progetti umanitari di aiutare chi lo richiede. Paghera è stata uno dei più stretti collaboratori e finanziatori dei progetti in Amazzonia: si veda “Amazzonia 501”, progetto di riforestazione che affianca e aiuta quello di Padre Gianni Mometti.

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