Grandi o piccole… per me pari non sono

“La progettazione del verde nasce in contemporanea con l’architettura”, dice Gianfranco Paghera.
E lo stesso vale per la piscina, elemento clou di splendidi parchi e giardini progettati per soddisfare le esigenze del cliente sia pubblico che privato. Anche la piscina ha uno stile architettonico che si sposa con il contesto in cui si inserisce, sia che si tratti di una residenza privata, di ville storiche o di piscine di mega resort e villaggi turistici. Ed ecco quindi che cambiano le tipologie, i tipi di trattamento superficiale, la morfologia. La location incide molto sul tipo di soluzione progettuale da adottare,  per esempio, nei grandi complessi turistici, spesso in ambienti tropicali, la piscina assume un aspetto naturale che si integra splendidamente  con l’intorno, quasi a non riconoscere l’opera dell’uomo da quella della natura. Si interviene con roccia ricomposta e sabbia stabilizzata per ricreare il paesaggio esistente. Il processo di sanificazione dell’acqua avviene con l’ozono, per eliminare l’uso di qualsiasi sostanza chimica e problemi di smaltimento a fine ciclo. Anche la villa in stile richiede una soluzione adatta, con esedre o modanature, magari con statue di ninfe, e forme a emiciclo. E per la residenza moderna? Si rimanda alla fantasia del progettista.

Scavata nella roccia: dettagli di stile on the rocks

Il pezzo forte dell’intervento, ad Andora, sulla Riviera di Ponente della Costa Ligure, è la magnifica piscina rivestita in pietra ricostruita che si inserisce perfettamente nel contesto lussureggiante della macchia mediterranea. È tutto realizzato ex novo ma la sensazione finale è come se fosse stato lì da sempre. È questo lo stile Paghera: creare dei paradisi privati, pronto effetto, con vegetazione consolidata. La piscina è stata separata in due zone funzionali, uno spazio wellness con vasca idromassaggio e uno dedicato al nuoto.
Questo perché la vasca idromassaggio necessita di un’impiantistica propria, con un sistema di ricambio e pulizia adeguato. Tutto intorno alla piscina è stato creata una pavimentazione effetto spiaggia utilizzando calcestruzzo disattivato con aggregato di diametro finissimo tipo sabbia. Il trait d’union della pavimentazione esterna  è proprio l’utilizzo dell’aggregato, da lasciare a vista, scelto in granulometrie diverse, dal ciottolo al granello, a secondo delle zone.
Anche per il fondale della piscina è stato creato un effetto sabbia con cemento bianco disattivato, compresa la vasca idromassaggio. Spettacolare l’effetto naturale delle rocce realizzate in pietra ricostruita.  Da non dimenticare l’effetto scenografico notturno ottenuto con illuminazione a led incassata nella roccia.

PILLOLE DI TECNOLOGIA:

  • CEMENTO  O CALCESTRUZZO DISATTIVATO:
ideale per la realizzazione di pavimentazioni a effetto lavato, è un composto di cemento e aggregato al quale vengono aggiunti particolari additivi che ne ritardano la presa, per poi procedere con il lavaggio della superficie e asportare il cemento in eccesso. In questo modo vengono fatti risaltare gli aggregati presenti nella miscela, che possono avere differente granulometria in funzione della destinazione d’uso della pavimentazione.

  • PIETRA RICOSTRUITA:
è un’alternativa ecologica all’utilizzo della pietra naturale. Si tratta di particolari miscele realizzate con materie prime naturali e leganti. Di peso contenuto rispetto alla pietra naturale, viene realizzata con stampi morbidi per ricreare le forme presenti in natura, a secondo delle necessità di cantiere.

Laura Verdi

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